(ANSAmed) - BELGRADO, 28 APR - In Serbia mentre la
commissione elettorale continua il riconteggio delle schede di
decine di seggi elettorali dove si è votato domenica per le
politiche anticipate e nei quali sono stati riscontrati errori,
infrazioni e irregolarità rilevanti, è scontro aperto tra le
forze di opposizione e il Partito del progresso serbo (Sns,
conservatore) del premier Aleksandar Vucic, largo vincitore
della consultazione con oltre il 48%, che si accusano a vicenda
di brogli e furti di voti e tentativi di falsare il responso
delle urne. Boris Tadic, l'ex presidente serbo ed ex leader del
Partito democratico (Ds) attualmente capo di un nuovo Partito
socialdemocratico (Sds) che alle elezioni si è presentato in
coalizione con altre due piccole forze politiche (Ldp e Lsv), ha
accusato apertamente l'Sns di voler cambiare a suo piacimento la
volontà espressa dagli elettori, "appropriandosi" anche dei voti
ottenuti dalle opposizioni. Parlando ai giornalisti al termine
oggi di una riunione con gli altri leader di opposizione, Tadic
ha espresso dubbi e sospetti sull'attività della commissione
elettorale che - ha osservato - per scrutinare il 98% dei voti
ha impiegato 12 ore, mentre nei quattro giorni successivi non è
riuscita a conteggiare il restante 2% di schede. "Di questo non
esiste una spiegazione logica", ha detto Tadic, che ha citato un
caso a suo avviso flagrante di irregolarità ai danni del suo
Sds, relativo a un seggio di Leposavic. "Ci hanno detto (alla
commissione) che li' abbiamo ottenuto zero voti mentre noi ne
abbiamo contati 60. E' un caso evidente di violazione della
volontà dei cittadini", ha affermato l'ex presidente serbo che
ha annunciato iniziative comuni con gli altri partiti di
opposizione, risultati tutti di poco al disopra o al di sotto
dello sbarramento del 5%. Tali gravi accuse sono state
seccamente smentite dall'Sns di Vucic, che rinfaccia a sua volta
a Tadic di cercare di rubare voti e aggiustare le percentuali a
suo favore. "Capiamo che Boris Tadic è scioccato e non riesce a
credere che la sua coalizione lotta per superare lo sbarramento,
ma anche a lui deve essere chiaro che il furto di voti non è
ammissibile", ha detto l'Sns in un comunicato. In base alla
legge, alle 20 di oggi scade il termine per la presentazione dei
risultati finali ufficiali da parte della commissione
elettorale, un appuntamento però che non potrà essere
rispettato. La stessa commissione ha infatti disposto la
ripetizione del voto, il 4 maggio, in almeno 15 seggi in tutto
il Paese a causa delle gravi irregolarità riscontrate domenica.
(ANSAmed)