(ANSAmed) - BELGRADO, 29 APR - In Serbia la commissione
elettorale, alle prese con il caos e la confusione che hanno
caratterizzato lo spoglio delle schede dopo il voto anticipato
di domenica, ha confermato che le elezioni politiche saranno
ripetute il 4 maggio prossimo in 15 seggi dove sono state
riscontrate gravi infrazioni e irregolarita'. Nella notte la
stessa commissione ha completato i riconteggi e le verifiche
relativi ad altri 99 seggi sui quali erano stati avanzati dubbi
e sospetti per operazioni di voto non del tutto regolari. Cio'
ha portato lo spoglio al 99,82% delle schede, e sulla base di
tale scrutinio il risultato e' il seguente: il Partito del
progresso serbo (Sns, conservatore) del premier Aleksandar Vucic
ha ottenuto il 48,24%, il Partito socialista (Sps) il 10,96%, il
Partito radicale serbo (Srs, estrema destra)
dell'ultranazionalista Vojislav Seselj l'8,11%, il Partito
democratico il 6,03%, il movimento 'Basta, e' troppo' (Djb)
dell'ex ministro dell'economia Sasa Radulovic il 6,03%. Sotto la
soglia di sbarramento del 5% e' finita invece la coalizione
Partito democratico della Serbia (Dss)-Dveri (estrema destra),
data ora al 4,99%, e che finora si era mantenuta sulla linea del
5%. Sotto tale soglia tutte le altre formazioni. Cio' ha
provocato le vibranti proteste dei leader di tale coalizione,
che nella note hanno attaccato duramente il capo della
commissione elettorale Dejan Djurdjevic, al limite dello scontro
fisico. La situazione resta molto tesa, con accuse a vicenda di
brogli e furti di voti da parte dell'Sns e dei piccoli partiti
di opposizione, che non escludono manifestazioni di protesta. I
risultati finali ufficiali, che dovevano essere diffusi entro le
20 di ieri, slittano quindi a dopo la ripetizione del voto nei
15 seggi contestati. (ANSAmed)