(ANSAmed) - BELGRADO, 27 MAG - La Serbia e' in ritardo con
l'attuazione del piano d'azione per il capitolo 23 nel negoziato
di adesione alla Ue (giustizia e diritti fondamentali). Lo ha
detto il capo della rappresentanza Ue a Belgrado Michael
Davenport, che tuttavia si e' detto fiducioso sul fatto che la
piena attuazione del piano sara' una priorita' per il nuovo
governo serbo. L'Unione europea - ha aggiunto Davenport in
dichiarazioni al quotidiano belgradese Danas - vuol vedere
progressi tangibili nell'instaurazione di un pieno stato di
diritto in Serbia, compresa l'indipendenza e l'imparzialita' del
sistema giudiziario e delle procure, e l'indipendenza anche
delle istituzioni e dei media.
Belgrado si aspetta l'apertura del capitolo 23 entro la fine
di giugno, con l'auspicato superamento del blocco operato dalla
Croazia, unico Paese Ue ad opporsi. Zagabria condiziona infatti
il prosieguo del negoziato europeo con Belgrado alla rinuncia
della Serbia alla giurisdizione per i crimini di guerra sul
tutto il territorio della ex Jugoslavia e a una maggiore
rappresentanza della minoranza croata nel parlamento serbo.
(ANSAmed)