(ANSAmed) - BELGRADO, 23 AGO - Nonostante la chiusura nei
mesi scorsi della rotta balcanica, il flusso dei migranti
mediorientali in Serbia si mantiene sostenuto e non si puo' dire
che la crisi sia stata superata. Lo ha detto oggi il ministro
del lavoro e affari sociali Aleksandar Vulin, responsabile per
l'emergenza migranti. Parlando a Presevo, nel sud al confine con
la Macedonia, dove con il capo dell'Unhcr in Serbia
Hans-Friedrich Schodder ha inaugurato una nuova ala che amplia
il locale centro di accoglienza, Vulin ha detto che il maggior
numero di migranti entra illegalmente in Serbia da Bulgaria e
Macedonia. Dal primo gennaio scorso, ha precisato, sul
territorio serbo sono transitati piu' di 103.500 migranti, oltre
5 mila sono stati respinti mentre 356 trafficanti sono stati
denunciati per il tentativo di favorire il passaggio illegale
della frontiera. Oltre 7.300 migranti hanno presentato domanda
di asilo in Serbia, anche se - ha osservato Vulin - la gran
parte lo ha fatto solo per regolare la propria permanenza
temporanea nel Paese in vista della prosecuzione del viaggio
verso l'Europa occidentale. Il nuovo padiglione inaugurato oggi
consente la sistemazione di altri 650 migranti nel centro di
accoglienza di Presevo che avra' cosi' una capacita' complessiva
di 1500 posti. Attualmente in tale centro sono ospitati 520
migranti e profughi. (ANSAmed)