Dragan Janjic, vicepresidente dell'Associazione indipendente dei giornalisti (Nuns) e direttore dell'agenzia Beta, riferendosi all'intervento precedente del premier Aleksandar Vucic in apertura del Forum, ha denunciato la grande differenza tra cio' che dicono i politici a proposito della liberta' di stampa e quello che realmente avviene. A suo avviso manca in Serbia un'atmosfera che crei le condizioni per un dialogo su basi normali e di tolleranza fra governo e mondo dei media.
Vucic aveva sottolineato il suo rispetto per i media e l'importanza che per il suo governo ha la liberta' di stampa e di parola. Gordana Jankovic, capo della sezione media della missione Osce in Serbia, ha detto da parte sua che la transizione in questo settore e' ancora in corso e non e' giunta ancora a compimento. Con il risultato che tra media e politica regna una perenne tensione, il lavoro dei giornalisti non viene riconosciuto e difeso anche perche' nel settore e' ancora forte la presenza finanziaria dello stato. Anche Veran Matic, presidente della commissione per le indagini sulle uccisioni di giornalisti, ha denunciato l'assenza di dialogo per la soluzione dei problemi del settore. Il premier, ha detto, e' venuto, ha fatto il suo intervento tutto incentrato sull'ottimismo e se n'e' andato senza sottoporsi a un vero dibattito.
In segno di protesta, alcuni giornalisti avevano lasciato la sala della conferenza durante l'intervento di Vucic. Il premier, ha detto Branko Cecen, ha perso una grande occasione per avviare un dialogo autentico con i rappresentanti dei media. Al termine dell'intervento di Vucic la possibilita' di porre domande era stata consentita solo a pochi rappresentanti di media stranieri.
(ANSAmed)