(ANSAmed) - BELGRADO, 14 MAR - Una nuova seduta congiunta fra
i governi di Italia e Serbia, la quarta, si terra' il prossimo
settembre a Novi Sad, capoluogo della Voivodina e seconda citta'
serba nel nord del Paese. Lo ha detto il vicepremier e ministro
degli esteri serbo Ivica Dacic al termine di un colloquio oggi a
Belgrado con il collega italiano Angelino Alfano. L'incontro in
autunno, ha precisato Dacic in una conferenza stampa congiunta
con il nostro ministro degli esteri, e' stato concordato con il
premier Aleksandar Vucic e conferma "l'efficacia e la continuità
del partenariato strategico fra i due Paesi". Per Dacic
l'Italia, insieme alla Germania, e' il partner più importante
della Serbia in fatto di interscambio, che lo scorso anno e'
ammontato a 3,7 miliardi di euro. In Serbia, ha aggiunto, sono
presenti 600 imprese italiane che danno lavoro a molte migliaia
di persone. E negli ultimi tre anni, ha osservato Dacic,
dall'Italia sono giunti in Serbia investimenti per 300 milioni
di euro. Il capo della diplomazia serba si e' poi riferito al
vertice dei Balcani occidentali che l'Italia ospiterà il
prossimo 12 luglio a Trieste, ritornando brevemente indietro
agli anni dei contrasti e delle frizioni fra l'Italia e la
vecchia Federazione jugoslava. "Allora da noi si diceva che
'Trieste e' nostra'. Ora diciamo che 'Trieste e' vostra' ", ha
detto Dacic rivolto ad Angelino Alfano. Il titolare della
Farnesina da parte sua, alla domanda sul perche' abbia scelto
Belgrado per cominciare il suo giro nei Balcani occidentali, ha
risposto affermando che nella capitale serba vi e' "il motore
che può condizionare il risultato complessivo del negoziato con
i Balcani occidentali". Da Belgrado il ministro degli esteri
Alfano si e' recato a Tirana (ANSAmed)