(ANSAmed) - BELGRADO, 7 GIU - 'Splendore del Rinascimento' e'
il titolo di una mostra inaugurata questa sera a Belgrado su
iniziativa dell'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, in
collaborazione con "King Studio" di Fausto Fornasari e il Museo
della Città di Belgrado.
L'idea base della mostra è quella di far rivivere una parte
del Rinascimento che è scomparsa e ora si può solo immaginare
attraverso il materiale figurativo. I preziosi tessuti del
Rinascimento e del Barocco, i sontuosi abiti da cerimonia per le
grandi feste a corte italiane e gli elementi decorativi che
venivano creati in tali occasioni ormai non sono più visibili,
se non in pochi e deteriorati pezzi originali conservati in
alcuni musei. L'allestimento della mostra presenta più di 30
abiti da cerimonia ricostruiti attraverso lo studio di dipinti
del Rinascimento con al fianco la riproduzione fotografica del
dipinto di riferimento. I costumi in visione, frutto di anni di
ricerca e di lavoro sui materiali e sulle tecniche, hanno
caratteristiche uniche di bellezza e preziosità, sono dei veri
capolavori delle aziende tessili e dell'artigianato italiani, e
testimoniano un livello di qualità che solo i produttori e gli
artigiani italiani sono in grado di raggiungere.
Completa l'allestimento il "Banchetto del Principe", una
scena che propone uno spazio speciale come se si trattasse della
sala di un Palazzo rinascimentale decorata per ricevere gli
ospiti a banchetto. Un imponente apparato tessile da parete, il
tavolo imbandito con ceramiche ed elementi decorativi e la
piattaia da esposizione sono gli elementi principali di questa
parte della mostra che permette al visitatore di avvicinarsi ad
un altro aspetto importante della cultura italiana del passato,
quello enogastronomico. All'inaugurazione, insieme al direttore
dell'Istituto di cultura di Belgrado Davide Scalmani, e'
intervenuto l'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo.
Allestita negli spazi del Museo della Citta' di Belgrado, la
mostra - che prima della capitale serba e' stata presentata in
numerose altre citta' italiane e del resto del mondo - restera'
aperta al pubblico fino al 30 giugno prossimo (ANSAmed)