(ANSAmed) - BELGRADO, 11 LUG - All'impianto Fca di
Kragujevac, in Serbia, dove si produce la Fiat 500L, prosegue lo
sciopero che i circa 2 mila lavoratori attuano dal 27 giugno con
la richiesta di aumenti salariali, riorganizzazione del regime
di lavoro, pagamento dei premi di produzione e rimborso spese
per i trasporti. Non sono serviti finora gli appelli per la fine
dello sciopero del presidente serbo Aleksandar Vucic e della
premier Ana Brnabic, che hanno sottolineato i gravi danni che la
protesta a Kragujevac sta provocando all'economia serba. Fca e'
infatti di gran lunga il primo esportatore serbo e, unitanmente
all'indotto, contribuisce in modo considerevole al pil nazionale
della Serbia. Solidarieta' ai lavoratori della Fiat di
Kragujevac e' giunta dal sindacato Fiom-Cgil, due esponenti del
quale sono giunti ieri nella citta' serba. Oggi il sindacato
locale di categoria, per protesta contro il comportamento di
totale chiusura avuto finora dalla dirigenza dello stabilimento
di Kragujevac, ha proposto ai responsabili municipali di
rimuovere i simboli e i pannelli pubblicitari della Fiat posti
tempo fa all'ingresso nella citta'. "La Fiat non rispetta le
leggi della Serbia e non si comporta bene con i lavoratori di
Kragujevac, rifiutandosi di avviare un negoziato", ha detto un
esponente sindacale che ha suggerito di rimettere al posto dei
pannelli della Fiat i simboli della vecchia fabbrica 'Zastava',
al cui posto e' sorto negli anni scorso l'impianto Fca.
(ANSAmed)