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Serbia-Bosnia: Vucic, non fare di Belgrado uno spauracchio

'Siamo un Paese amico sincero'. Conclusa visita a Sarajevo

08 settembre, 15:15

(ANSAmed) - SARAJEVO, 8 SET - Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha concluso oggi una visita di due giorni a Sarajevo dicendosi soddisfatto dei colloqui con la dirigenza bosniaca e esprimendo l'auspicio dell'apertura di un nuovo capitolo nei rapporti con il Paese vicino, ancora condizionati in negativo dalle conseguenze del drammatico conflitto armato del 1992-1995.

Quella di Vucic e' stata la prima visita in Bosnia di un presidente serbo negli ultimi sei anni. "Vorrei dire con chiarezza che non bisogna fare della Serbia uno spauracchio, il mio Paese e' invece un amico sincero della Bosnia-Erzegovina", ha detto il presidente in una conferenza stampa congiunta dopo un colloquio in mattinata con il premier bosniaco Denis Zvizdic.

Belgrado, ha aggiunto, intende siceramente migliorare i rapporti con Sarajevo risolvendo tutte le questioni ancora aperte fra i due Paesi. "Concentriamoci sul futuro e su quello che puo' migliorare la vita dei nostri popoli". D'accordo con Vucic si e' detto il premier Zvizdic, che si e' riferito in particolare alla necessita' di incrementare ulteriormente i rapporti economici e l'interscambio commerciale, portandolo a 2 miliardi di euro. Forse gia' in novembre, ha affermato, si terra' una seduta congiunta fra i due governi nella quale verranno esaminati in dettaglio i progetti di accordo in via di finalizzazione. "Serbia e Bosnia-Erzegovina sono Paesi vicini, situati nella stessa zona geografica e condividono il medesimo obiettivo di integrazione nella Ue", ha detto Zvizdic. Ieri Vucic, dopo i colloqui con i membri della presidenza tripartita bosniaca - il croato Dragan Covic presidente di turno, il musulmano Bakir Izetbegovic e il serbo Mladen Ivanic - aveva detto di ritenere che ora Serbia e Bosnia-Erzegovina "si capiscono meglio" e che tra i due Paesi si e' creata una "atmosfera diversa". (ANSAmed).

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