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Serbia-Croazia:nuovo scontro su crimini ustascia a Jasenovac

Zagabria protesta per mostra Serbia alle Nazioni Unite

29 gennaio, 11:34

(ANSAmed) - BELGRADO, 29 GEN - Serbia e Croazia sono di nuovo ai ferri corti a causa di una mostra sui crimini compiuti dal regime filofascista croato degli ustascia nel campo di concentramento di Jasenovac durante la seconda guerra mondiale.

La mostra, in occasione della Giornata della memoria, e' stata inaugurata nel fine settimana dal ministro degli esteri serbo Ivica Dacic nella sede delle Nazioni Unite a New York, e le sue dichiarazioni hanno subito scatenato le ire di Zagabria. "Gli orrori nel lager ustascia di Jasenovac non vanno dimenticati e devono restare come uno dei simboli piu' alti delle sofferenze patite da serbi, ebrei, rom, antifascisti croati e altri", ha detto Dacic che ha invitato il premier croato Andrej Plenkovic a recarsi a Jasenovac per rendere omaggio alle vittime ammettendo le responsabilita' della Croazia fascista. "Come Plenkovic va a Gerusalemme a rendere omaggio allo Yad Vashem cosi' noi ci aspettiamo che faccia lo stesso in Croazia e a Jasenovac dicendo chiaramente chi furono le vittime di quel lager", ha affermato il ministro serbo. Immediata la reazione del governo di Zagabria che ha inoltrato una nota ufficiale di protesta a Belgrado denunciando quelle che definisce "dichiarazioni false e offensive" che gettano un'ombra sull'effettiva volonta' della Serbia di avanzare verso la riconciliazione e lo sviluppo di relazioni amichevoli e buon vicinato. Dacic da parte sua ha replicato dicendosi "scioccato da tale manifestazione di ipocrisia e insolenza". Nella dura polemica e' intervenuto il presidente serbo Aleksandar Vucic secondo il quale non si possono negare fatti e crimini realmente avvenuti a Jasenovac e che sono largamente noti a tutti. E riferendosi alle proteste di Zagabria ha detto che "e' come se qualcuno avesse scritto una nota di protesta agli ebrei contestando loro la commemorazione della Giornata dell'Olocausto, e tale nota provenisse dalla Germania". Per il ministro della difesa serbo Aleksandar Vulin "la Croazia e' l'unico Paese europeo e del mondo intero a non aver fatto ancora i conti col suo passato fascista, e nel quale gli antifascisti si devono scusare coi fascisti. Chi cerca di nascondere i crimini degli ustascia non fa altro che riabilitare e riproporre in Croazia il regime ustascia". (ANSAmed)
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