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Serbia: vedova, Milosevic non morì d'infarto ma fu ucciso

Intervista Mira Markovic, capirono che non potevano condannarlo

05 febbraio, 20:34

(ANSAmed) - BELGRADO, 5 FEB - Slobodan Milosevic non morì d'infarto nel marzo 2006 nel carcere del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi) ma fu ucciso avvelenato in quella prigione quando i giudici capirono che non vi erano elementi per condannarlo. A sostenerlo è Mira Markovic, vedova del leader serbo e uomo forte jugoslavo, da anni in esilio a Mosca per sfuggire a un mandato di cattura per reati di corruzione emesso dalle autorità di Belgrado.

In una intervista oggi al quotidiano Kurir, Mira Markovic punta il dito contro il Tpi, definito la 'nuova Gestapo'.

Milosevic, afferma, "aveva in carcere un trattamento del tutto diverso dagli altri detenuti. Per mesi nella sua cella la luce restava accesa di continuo, anche di notte, ed erano in funzione senza sosta diverse telecamere...". "Slobodan all'Aja è stato ucciso - afferma la vedova. Quando arrivò lì era malato di cuore. Non lo curavano a dovere, ogni tanto lo visitava un medico generico in servizio nel carcere di Scheveningen e come terapia gli prescriveva farmaci contro l'influenza, il paracetamolo...E col passare del tempo si sentiva sempre peggio.

Due volte su sua richiesta fu visitato in un ospedale all'Aja, ma le sue condizioni peggioravano in continuazione...". E sulle medicine che gli venivano prescritte lui "non sapeva nulla.

Gliele portava il guardiano e le doveva prendere subito, in sua presenza... Ma con quelle medicine si sentiva sempre peggio...".

Per Mira Markovic "era evidente che non avevano alcun elemento per poterlo condannare, ma era anche evidente che non potevano liberarlo. Per questo lo dovettero uccidere. Con le mancate cure, l'avvelenamento con i farmaci e uno sfinimento continuo".

Slobodan Milosevic, protagonista del conflitto armato in Kosovo all'origine dei bombardamenti Nato della primavera 1999 contro la Serbia, fu costretto a lasciare il potere nel giugno 2000 sotto la pressione della protesta popolare. Fu arrestato e consegnato ai giudici del Tpi dove morì quand'era sotto processo per crimini di guerra l'11 marzo 2006, ufficialmente a causa di un infarto. (ANSAmed).

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