(ANSAmed) - BELGRADO, 8 FEB - L'accordo legalmente vincolante
sulla normalizzazione dei rapporti con Pristina che la Serbia
dovra' definire prima dell'eventuale adesione alla Ue non
presuppone il riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo. Lo ha
detto oggi a Belgrado il commissario Ue all'allargamento
Johannes Hahn, secondo il quale Bruxelles non ha alcuna
soluzione pronta ma tutto dipende dall'esito del dialogo in
corso tra Belgrado e Pristina. Per tale accordo, ha osservato
Hahn intervenendo oggi a una conferenza sulla prospettiva
europea della regione, non esiste il termine tassativo del 2019
per la sua firma, come evocato nei giorni scorsi da taluni
media. L'importante e' che il documento venga formalizzato prima
dell'adesione alla Ue. "Non voglio pregiudicare l'esito del
dialogo tra Belgrado e Pristina. Il negoziato deve portare a una
decisione che consenta la firma dell'accordo legalmente
vincolante. Le possibilita' di soluzione del problema sono
tante, e ora e' prematuro parlarne", ha affermato il commissario
austriaco. Hahn ha sottolineato al tempo stesso che la strategia
Ue per i Balcani occidentali annunciata martedi' a Strasburgo
offre una prospettiva europea anche al Kosovo. "Credo che a
Pristina dovrebbero vedere in cio' una motivazione per lavorare
a favore dell'accordo con Belgrado. Finora da Pristina in tanti
hanno sempre detto che il dialogo favorisce soltanto gli
interessi serbi. Ora con tale strategia e' evidente che
progressi nel dialogo sono nell'interesse anche del Kosovo".
(ANSAmed)