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Serbia: Vucic difende giornalisti, devono poter lavorare

Presidente in tv, 'nessuna ingerenza di polizia e servizi'

20 febbraio, 12:45

(ANSAmed) - BELGRADO, 20 FEB - Il presidente serbo Aleksandar Vucic, messo sott'accusa a piu' riprese per la sua presunta politica autoritaria e poco rispettosa della liberta' di stampa e dell'indipendenza dei media, e' intervenuto in difesa dei giornalisti e della loro attivita'. "I giornalisti devono poter fare il loro lavoro e questo principio deve valere per il futuro", ha detto Vucic aggiungendo che ministero dell'interno e servizi di intelligence non devono in alcun modo intervenire e immischiarsi a meno che non si confugurino dei reati. Parlando con l'emittente privata Happy tv, Vucic si e' riferito al caso del giornalista belga corrispondente da Belgrado Philippe Bertinchamps, al quale in un primo momento e' stata rifiutata la proroga del visto di soggiorno lavorativo in Serbia, che ha poi ottenuto dopo le proteste delle associazioni giornalistiche e di Reposters sans frontiers. Sembra che a bloccare la concessione del visto sarebbe stato un intervento dei servizi segreti serbi (Bia) che avrebbero parlato del reporter belga come di una possibile spia e di 'minaccia alla sicurezza dello stato'. Vucic ha detto in tv di aver parlato con il ministro dell'interno Nebojsa Stefanovic dicendogli che servizi di intelligence e il suo dicastero non devono intromettersi nell'attivita' dei giornalisti, per i quali - ha sottolineato il presidente - ha grande rispetto. (ANSAmed).

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