(ANSAmed - BELGRADO, 9 MAG - Venti aziende italiane del
settore agroalimentare e dei macchinari agricoli, grazie
all'appoggio logistico e organizzativo dell'Ufficio ICE di
Belgrado, parteciperanno in maniera collettiva alla 85/ma
edizione della Fiera internazionale dell'agricoltura in
programma a Novi Sad dal 15 al 21 maggio.
Come ha indicato in una conferenza stampa Marina
Scognamiglio, direttore dell'Ufficio di Belgrado
dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane, e' la sesta
volta che l'Italia e' presente con una partecipazione collettiva
di aziende alla Fiera di Novi Sad, principale rassegna agricola
della regione balcanica. Oltre alle aziende, ha aggiunto
Scognamiglio, saranno presenti anche 40 operatori, importatori e
distributori, di altri Paesi della regione. Di particolare
interesse si annuncia un seminario specifico sulle tecniche
dell'ortofrutta in programma il 17 maggio. L'Ambasciatore
d'Italia in Serbia, Carlo Lo Cascio, presente alla conferenza
stampa, ha sottolineato le "eccellenti relazioni bilaterali" tra
Italia e Serbia che, ha osservato, si riflettono nei dati
dell'interscambio commerciale. Nel 2017, ha detto, l'Italia si
e' confermata secondo partner della Serbia, con un interscambio
pari a 3,9 miliardi di euro, in crescita di oltre 200 milioni
rispetto all'anno precedente. L'obiettivo e' raggiungere
quest'anno i 4 miliardi di euro di interscambio. E una parte
importante degli scambi commerciali - ha sottolineato
l'ambasciatore - riguarda proprio il settore agroalimentare, con
l'Italia che e' primo Paese di origine per olio di oliva e
pasta, e il primo tra i Paesi Ue per il vino.
Ribadendo il sostegno dell'Italia al cammino europeo della
Serbia e all'allineamento delle normative serbe a quelle della
Ue, Lo Cascio si poi riferito alla "eccezionale esperienza
dell'Italia in campo agricolo e alimentare" con oltre 6 mila
aziende attive in tali settori che fatturano complessivamente
oltre 180 miliardi di euro. "Molte di queste imprese sono
interessate a condividere la loro esperienza in Serbia, che
dispone di un importante potenziale nel settore agroalimentare",
ha detto l'ambasciatore. L'eccellenza italiana, ha precisato, si
basa su una ampia gamma di prodotti certificati e di alta
qualita', sugli stretti legami con il territorio e con il
patrimonio culturale, sugli alti standard di sicurezza e sulla
capacita' di abbinare tradizione con l'innovazione di processi e
prodotti. Punti di forza questi dai quali le imprese serbe
possono attingere il know-how necessario per la loro crescita.
All'incontro con la stampa sono intervenuti inoltre il
segretario di stato del ministero dell'agricoltura serbo Senad
Mahmutovic, e il direttore della Fiera di Novi Sad Slobodan
Cvetkovic. (ANSAmed)