(ANSAmed) - BELGRADO, 11 GIU - In Serbia si sono registrati
stamane nuovi blocchi spontanei della circolazione stradale,
seppur di breve durata, da parte di automobilisti che intendono
protestare contro l'aumento del prezzo del carburante.
Il traffico e' stato bloccato in particolare a Belgrado lungo
un importante ponte sul fiume Sava, e a Novi Sad, seconda citta'
del Paese nel nord, all'altezza di un mercato cittadino. Le
proteste improvvise e a macchia di leopardo con improvvisi
blocchi stradali sono cominciate venerdi' scorso. Dure condanne
di tali comportamenti sono giunte da parte di vari esponenti del
governo.
Dopo la presa di posizione del ministro dell'interno Nebojsa
Stefanovic nel fine settimana, oggi il ministro dei trasporti e
infrastrutture Zorana Mihajlovic ha definito inammissibili i
blocchi stradali che violano i diritti dei cittadini e mettono
in pericolo la civile convivenza, mentre per il ministro della
difesa Aleksandar Vulin si tratta di azioni di autentico
terrorismo politico di una minoranza contro la maggioranza, e
sono a suo avviso organizzate dai leader dell'opposizione.
Anche il presidente Aleksandar Vucic nel fine settimana ha
stigmatizzato le proteste spontanee nelle citta' e lungo le
autostrade addossandone la responsabilita' alle opposizioni
politiche. Il prezzo di benzina e diesel in Serbia e'
attualmente tra i piu' alti fra i Paesi della regione.
(ANSAmed).