(ANSAmed) - BELGRADO, 15 APR - La Banca europea degli
investimenti (Bei) ha concesso alla Serbia un prestito di 22
milioni di euro a favore di progetti infrastrutturali in regioni
meno sviluppate del Paese. Il relativo accordo, ha reso noto Bei
in un comunicato, e' stato firmato oggi a Belgrado dal ministro
delle finanze serbo Sinisa Mali e da Matteo Rivellini,
responsabile Bei per le operazioni in Slovenia, Croazia e
Balcani occidentali. Erano presenti il ministro serbo della
pubblica amministrazione e delle entita' locali Branko Ruzic, il
capo della delegazione Ue in Serbia Sem Fabrizi e Ivan
Zverzhanovski, team leader di Undp (Programma di sviluppo delle
Nazioni Unite) per le nuove partnership e i nuovi donatori. Per
rafforzare e migliorare le reti infrastrutturali, gli standard
e la qualita' di vita dei cittadini, in particolare nelle
regioni piu' direttamente colpite dalla crisi migratoria e
calamita' naturali, come le alluvioni degli anni scorsi, la Bei
unitamente al governo serbo e a Undp lanciano un programma di
Partnership per lo sviluppo locale di 30 milioni di euro. Tale
programma sara' finanziato con i 22 milioni di prestito Bei e
cofinanziato da Undp e da contributi delle municipalita'
interessate. Si tratta del primo progetto Bei in Serbia che
verra' attuato dal ministero della pubblica amministrazione in
cooperazione con Undp. Il vicepresidente di Bei Dario
Scannapieco ha sottolineato nel comunicato la grande importanza
dell'accordo odierno, diretto a sostenere lo sviluppo delle aree
piu' svantaggiate della Serbia. Secondo il ministro Mali saranno
coinvolte una quarantina di localita' dove verranno tra l'altro
ricostruiti asili nido, centri culturali, cinema, impianti
sportivi, parchi pubblici, edifici municipali. (ANSAmed)