(ANSAmed) - BELGRADO, 27 GIU - Le prospettive di una più
stretta collaborazione tra Italia e Serbia nell'affrontare
situazioni di emergenza e conseguenze di calamità naturali sono
state al centro di un colloquio che il capo del Dipartimento
della Protezione Civile Angelo Borrelli ha avuto oggi a Nis, nel
sud della Serbia, con il ministro dell'interno serbo Nebojsa
Stefanovic. Come ha riferito in un comunicato il ministero
dell'interno a Belgrado, Borrelli ha espresso la disponibilità
all'invio in Serbia di esperti italiani che lavorino
congiuntamente con i colleghi serbi alla definizione di piani di
prevenzione. Stefanovic da parte sua ha sottolineato l'interesse
della parte serba a programmi di addestramento congiunto di
specialisti della protezione civile.
Angelo Borrelli ha assistito a esercitazioni internazionali
nel campo della protezione civile, denominate 'Serbia 2019',
protrattesi per tre giorni e conclusesi oggi a Nis con una
cerimonia alla quale e' intervenuto il presidente serbo
Aleksandar Vucic, insieme ai ministri dell'interno Stefanovic,
della difesa Aleksandar Vulin, della giustizia Nela Kuburovic.
Presente fra gli altri il ministro della protezione civile russo
Ievghieni Zinicev. Alle esercitazioni, che hanno coinvolto anche
il Centro umanitario serbo-russo di Nis, hanno preso parte oltre
500 uomini di sette Paesi - Serbia, Russia, Ungheria,
Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Turchia, Cuba. (ANSAmed)