Dure critiche all'assegnazione del Nobel allo scrittore austriaco sono venute anche dal membro bosniaco musulmano della presidenza tripartita bosniaca Sefik Dzaferovic, che ha parlato di una decisione "scandalosa e vergognosa". Anche PEN America ha condannato la decisione del Comitato Nobel, mentre una petizione per il ritiro del premio assegnato a Handke è stata avviata sulla piattaforma Change.org.
Di tenore opposto le reazioni fra i serbi di Bosnia e a Belgrado, dove si susseguono da ieri auguri e congratulazioni.
Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, che è attualmente il componente serbo della presidenza collegiale bosniaca, ha inviato un messaggio di auguri a Peter Handke sostenendo che il riconoscimento dimostra che la verità non è del tutto perduta.
Definito un "grande amico dei serbi", Handke, per Dodik, è colui che "quando tanti nel mondo tacevano, si è opposto apertamente ai bombardamenti Nato contro i serbi in Serbia e in Bosnia-Erzegovina". Grande soddisfazione e congratulazioni a Peter Handke sono state espresse a Belgrado tra gli altri dal ministro della cultura serbo Vladan Vukosavljevic, dal ministrro della difesa Aleksandar Vulin e dal sindaco di Belgrado Zoran Radojicic.(ANSAmed).