(ANSAmed) - BELGRADO, 11 MAG - A Belgrado ha interrotto lo
sciopero della fame uno dei quattro deputati che protestano da
ieri davanti al parlamento serbo.
Miladin Sevarlic, che è su posizioni indipendenti e che è in
disaccordo con la posizione del governo sul problema del Kosovo,
ha detto di aver interrotto la protesta per la presenza
asfissiante dei media dopo che lo sciopero della fame ieri, per
ragioni differenti, è stato avviato anche dal leader
dell'opposizione radicale Bosko Obradovic e da due deputati del
partito di maggioranza Sns - Aleksandar Martinovic e Sandra
Bozic.
Obradovic da parte sua ha confermato che continua la
protesta, di giorno all'aperto e di notte all'interno del
parlamento, per contestare la decisione del presidente
Aleksandar Vucic di tenere il 21 giugno prossimo le elezioni
parlamentari in programma il 26 aprile e poi rinviate per la
pandemia.
Obradovic chiede un ulteriore rinvio di sei mesi e la
formazione di un nuovo governo tecnico. Non ci sono a suo avviso
le condizioni per elezioni libere e democratiche, e inoltre
permane l'emergenza sanitaria. In Europa - ha detto - nessuno
pensa ora alle elezioni, tranne Aleksandar Vucic. L'oppositore
ha quindi annunciato un ricorso alla Corte costituzionale.
Proseguono lo sciopero della fame davanti al parlamento anche
i due deputati del partito di Vucic (Sns), che chiedono
l'intervento della magistratura a sanzionare le azioni violente
e di carattere 'fascista' attuate da Obradovic venerdì scorso,
quando con un gruppo di suoi sostenitori aveva bloccato
l'ingresso del parlamento, picchiando brutalmente un deputato.
(ANSAmed).