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Serbia: elezioni, appello Vucic a recarsi in massa alle urne

Opposizione radicale boicotta, 'no a regime autoritario'

19 giugno, 16:52

(ANSAmed) - BELGRADO, 19 GIU - In Serbia dalla mezzanotte è in vigore il silenzio elettorale in vista del voto di domenica, per il rinnovo del Parlamento e delle amministrazioni locali. Una consultazione sul cui esito vi sono pochi dubbi alla luce dell'enorme vantaggio in termini di consensi di cui gode il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) guidato dal presidente Aleksandar Vucic. Un ultimo sondaggio qualche giorno fa lo accreditava di oltre il 58% dei voti, con un distacco siderale rispetto al Partito socialista (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic, secondo con poco più del 12%. Le due forze politiche sono alleate nella coalizione di governo uscente.

L'opposizione, che nei mesi scorsi pur da posizioni diverse sembrava voler far fronte unico contro Vucic, si è divisa, con le componenti più dure e radicali ferme sul boicottaggio, mentre altri piccoli partiti e movimenti di orientamento più moderato hanno deciso di partecipare al voto, seppur con poche chances di superare la soglia di sbarramento del 3%. Per le forze radicali, nel Paese non vi sono le condizioni per elezioni corrette, libere e democratiche, e non bisogna recarsi alle urne per non legittimare il "regime autoritario" e il "potere autocratico" del presidente, che ha a loro avviso il totale controllo dei media. La situazione sanitaria ed epidemiologica inoltre non è quella ideale per organizzare una consultazione elettorale.

Vucic dal canto suo, in un ultimo intervento ieri sera in televisione, ha fatto appello alla popolazione a recarsi in massa alle urne domenica per dare fiducia alla sua politica di riforme, progresso economico e ammodernamento della Serbia, i cui risultati sono a suo parere sotto gli occhi di tutti.

(ANSAmed).

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