Il presidente ha paragonato il mondo a un Titanic che va a sbattere contro un iceberg, con i passeggeri ricchi e i loro cari che fanno di tutto per mettersi in salvo, lasciando che gli altri affondino insieme alla nave. La Serbia, ha affermato Vucic, nonostante i tagli nelle forniture è comunque impegnata in un massiccio programma di vaccinazione della popolazione con tutte le dosi a disposizione. Finora, ha precisato, i vaccinati sono stati oltre 320 mila, con il Paese che è tra i primi in Europa per numero di vaccinati in rapporto alla popolazione (poco più di 7 milioni).
In Serbia vengono somministrati tre tipi di vaccino - il cinese di Sinopharm, il russo Sputnik V e il Pfizer-BioNTech. Ci si prenota compilando un modulo online e si attende di essere convocati con data, ora e luogo della vaccinazione. Vucic ha confermato che si vaccinerà con il Sinopharm, ma che attende il suo turno, volendo dare la precedenza alle categorie prioritarie e maggiormente a rischio. Le autorità di governo hanno deciso di assumere vaccini differenti per dimostrare che sono tutti efficaci e sicuri. Nell'intervista televisiva Vucic ha al tempo stesso annunciato a breve un nuovo pacchetto di misure a sostegno dell'economia, delle imprese e dei cittadini colpiti dalla pandemia, il cui ammontare sarà pari a 2,5 miliardi di euro.(ANSAmed).