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Siria: l'Isis perde terreno a Kobane, sono già 650 i morti

Fondi da Italia per crisi umanitaria. Raid Assad, uccisi anche bambini

16 ottobre, 20:23

Donne guardano battaglia di Kobane dalla frontiera turca Donne guardano battaglia di Kobane dalla frontiera turca

(ANSAmed) - BEIRUT - Kobane, la città siriana di popolazione curda ai confini con la Turchia, è ancora teatro di combattimenti, con i caccia Usa e degli alleati che nelle ultime ore hanno compiuto ben 14 raid contro le postazioni dell'Isis. Lo Us Central Command (Centcom) spiega come siano stati abbattuti altri 19 edifici occupati dai jihadisti, oltre a due postazioni di comando.

Intanto le milizie curde che resistono a Kobane hanno ripreso il controllo di una collina, nota come Zanqat, a ovest della cittadina da un mese assediata dalle forze jihadiste Isis. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che cita fonti delle stesse milizie curde. I combattenti curdi hanno guadagnato terreno anche nell'est  e nel sud est della città.

E' salito intanto ad oltre 650 il numero dei morti dall'inizio dell'attacco jihadista, un mese fa, secondo un bilancio stilato sempre dall'Ondus, che non tiene però conto delle vittime dei bombardamenti della Coalizione. Gli uccisi sono 374 combattenti dell'Isis e 258 curdi, oltre a 20 civili.

Ma nel frattempo, riferisce la stessa fonte, tre raid dell'aviazione fedele al presidente Bashar al Assad sono stati compiuti nella regione orientale siriana di Dayr az Zawr, al confine con l'Iraq e in gran parte contesa tra le forze lealiste e lo Stato islamico (Isis). L'Ondus afferma che proseguono gli scontri armati dentro e fuori Dayr az Zor tra forze fedeli a Damasco e loro rivali jihadiste guidate dall'Isis. Dal canto suo, l'agenzia ufficiale siriana Sana riferisce di numerosi terroristi uccisi nella regione di Dayr az Zawr, senza menzionare l'uso dell'aviazione da parte delle forze di Damasco.

Sempre l'Ondus riferisce che nelle regioni intorno a Damasco e nella provincia di Idlib, controllate dai ribelli, sono morti quattordici civili, di cui sei bambini, in raid dell'aviazione siriana. 

Per fronteggiare la grave crisi umanitaria provocata dall'assedio dei miliziani dell'Isis alla città siriana di Kobane, la Cooperazione Italiana ha stanziato 300.000 euro a favore della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa per assistere i curdi in fuga nell'area del confine turco-siriano. "La situazione a Kobane è drammatica ed è urgente proteggere la popolazione", ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. "L'Italia, insieme alla comunità internazionale, è impegnata nello sforzo per sconfiggere Isis e aiutare migliaia di persone che vivono una situazione drammatica. È un dovere politico e umano che credo tutti debbano condividere", ha aggiunto.

La Mezza Luna Rossa siriana è impegnata nella distribuzione di acqua, cibo, medicine e beni di prima necessità alla popolazione assediata in territorio siriano e assicura il trasferimento dei feriti dalla città verso il confine con la Turchia. La Mezza Luna Rossa turca fornisce cure mediche e prima assistenza ai profughi che varcano il confine.

Il nuovo contributo italiano è in linea con il costante impegno umanitario della Cooperazione italiana in risposta alla crisi siriana: nel 2014 sono stati stanziati 38 milioni di euro. (ANSAmed).

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