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Isis: lotta ai fondi, Obama schiera 'Batman della finanza'

Sottosegretario Tesoro per bloccare traffici greggio

23 ottobre, 09:57

Raffineria a Baji, Iraq Raffineria a Baji, Iraq

(ANSAmed) - NEW YORK, 23 OTT - Alla Casa Bianca lo chiamano il "Batman della finanza": e' David Cohen, sottosegretario al Tesoro "con l'incarico - scrive il New York Times - di penetrare il vasto e opaco mondo delle finanze dello stato islamico".

Anche cosi' si combatte l'Isis, non solo con i raid aerei. E Cohen - che ufficialmente ha la delega per il terrorismo e l'intelligence finanziaria - e' oramai un ospite fisso dei supervertici che si svolgono nella Situation Room, alla Casa Bianca, alla presenza del presidente Barack Obama e dei massimi responsabili della sicurezza nazionale e della difesa. Cresciuto a Boston e laureato alla Yale Law School, Cohen - scrive il Nyt - dopo essersi occupato delle sanzioni all'Iran e alla Russia, e' ora 'tutti i giorni in prima linea nella guerra ai terroristi del 'califfo' al Bagdadi, capaci di produrre quotidianamente 50.000 barili di petrolio, principale fonte di finanziamento della loro azione in Iraq e in Siria e della loro attivita' di propaganda. Barili che permettono ai jihadisti di incassare almeno un milione di dollari al giorno. Senza contare i soldi che arrivano dai riscatti sugli ostaggi rapiti e da altri tipi di estorsioni. Il compito specifico di Cohen e del suo team e' quello di individuare le spedizioni di greggio che partono dalle basi jihadiste e di individuare i percorsi e i destinatari dell'oro nero. Quelle persone che poi pensano alla raffinazione e alla vendita dei barili sul mercato clandestino: il prezzo e' di circa 60 dollari al barile, ben piu' conveniente di quello che caratterizza il mercato ufficiale, non inferiore agli 80 dollari. Il sospetto di 'Batman' - come lui stesso ha raccontato in piu' di un'intervista - e' che ci siano punti di contatto anche col settore finanziario ufficiale. E che piu' di uno siano gli Stati coinvolti che permettono all'Isis di fare affari col petrolio. Ma il compito di Cohen non e' affatto facile, e - scrive il Nyt - finora non ha portato ai risultati sperati.

Intanto, il segretario al Tesoro, Jacob Lew, ha per lui parole d'elogio: "David svolge un ruolo guida nello sforzo che stiamo compiendo per cercare di monitorare e fermare il flusso di fondi illeciti che alimenta le attivita' dei terroristi". E alla fine il suo lavoro di intelligence, basato sulle informazioni fornite dai vertici militari e da quelli dei servizi segreti, dara' i suoi frutti. Almeno questa e' la speranza. (ANSAmed).

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