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Liberate Greta e Vanessa, le due italiane rapite in Siria

In nottata a Ciampino, Gentiloni ad accoglierle

15 gennaio, 20:03

Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo (nella foto tratta dal suo profilo  facebook Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo (nella foto tratta dal suo profilo facebook

(ANSAMED) - ROMA, 15 GEN - Sono state liberate Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due giovani cooperanti italiane rapite in Siria il 31 luglio scorso. Lo ha annunciato Palazzo Chigi. L'annuncio della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo arriva sul profilo twitter di Palazzo Chigi. Sarà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a quanto si apprende da fonti governative, ad aspettare in nottata, all'aeroporto militare di Ciampino, il rientro in Italia di Vanessa e Greta.

Prima dell'annuncio del governo italiano sul web e sui social network erano circolate con insistenza le voci sulla liberazione delle due italiane. La Farnesina in un primo momento non aveva voluto commentare. Poi il tweet di Palazzo Chigi.

Un lungo e unanime applauso dall'Aula della Camera si è levato quando il ministro Maria Laura Boschi ha comunicato all'assemblea "una bella notizia. Greta e Vanessa sono state liberate".

Il Fronte Al Nusra, affiliato ad Al Qaida in Siria, aveva annunciato di averle rapite. Dopo mesi di silenzio, il 31 dicembre erano apparse in un video, vestite di nero con il solo volto scoperto, in cui dicevano di essere in pericolo e chiedevano l'aiuto del governo italiano.

Una passione per il volontariato e la Siria unisce Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due giovani rapite lo scorso 31 luglio in Siria e rilasciate oggi. Un amore ed un entusiasmo che le ha portate a fondare il Progetto Horryaty, un'iniziativa di solidarietà per la Siria, che si occupa soprattutto di attività nel settore sanitario e idrico. Sul suo profilo Facebook Vanessa, 21 anni, di Brembate (Bergamo), scrive di essere una "studentessa di Mediazione Linguistica e Culturale, curriculum Attività Internazionali e Multiculturali - lingue: Arabo e Inglese". Vanessa, si legge ancora sulla pagina, è "volontaria presso Organizzazione Internazionale di Soccorso. Dal 2012 si dedica alla Siria, dalla diffusione di notizie tramite blog e social network all'organizzazione di manifestazioni ed eventi in sostegno del popolo siriano in rivolta. Questo culmina nell'organizzazione e nella nascita del Progetto 'Assistenza Sanitaria in Siria'". Greta, 20 anni, di Gavirate (Varese), è invece una "studentessa di Scienze Infermieristiche". Diplomata al liceo linguistico Rosetum dove ha studiato inglese, spagnolo e tedesco, è volontaria presso l'Organizzazione Internazionale di Soccorso, operatrice di pronto soccorso trasporto infermi e nel settore emergenza (livello operativo). Nel maggio 2011 trascorre quattro mesi in Zambia, nelle zone di Chipata e Chikowa, lavorando come volontaria presso tre centri nutrizionali per malati di Aids, incluso alcune settimane presso le missioni dei padri comboniani. Nel dicembre 2012 è stata per tre settimane a Calcutta, in India, dove ha svolto volontariato presso la struttura Kalighat delle suore missionarie della carità e ha visitato progetti di assistenza alla popolazione indiana presente negli slum. Si è occupata poi di Siria, sia per quanto riguarda l'accoglienza profughi insieme ad altri volontari, sia per attivismo e per aiuti umanitari. Al momento del rapimento collaborava con il Comitato S.O.S. Siria di Varese, l'Associazione delle Comunità Arabe Siriane e IPSIA Varese nel progetto 'Assistenza Sanitaria in Siria'".(ANSA)

(ANSAmed).

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