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Blitz in Belgio contro jihadisti, preparavano attacchi

Due uccisi. Possibili legami con Francia. Sparatorie nella notte

16 gennaio, 09:51

(ANSAmed) - BRUXELLES, 16 GEN - Erano tornati dalla Siria da una settimana e stavano preparando un grande attentato in Belgio, i componenti della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia a Verviers (quasi ai confini con la Germania) in una maxioperazione che ha portato alla morte di due terroristi, all'arresto di un terzo e ad una decina di controlli e perquisizioni, anche a Bruxelles, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht, dove in un edificio è stato rinvenuto dell'esplosivo. Ci sarebbero anche alcuni ricercati in fuga. E' quanto riporta il sito della Dernière Heure, secondo cui gli jihadisti stavano preparando il rapimento e la decapitazione di un importante personaggio. Intanto si è appreso che questa mattina le scuole ebraiche di Bruxelles e Anversa sono rimaste chiuse ed anche numerosi posti di polizia hanno chiuso le porte al pubblico per timore di attacchi. Intanto nell'intero Paese l'allerta resta a livello 3, ovvero "grave". Nella notte sono state segnalate sparatorie anche nei paesi di Angleur e Amercoeur, nella provincia di Liegi e non lontani da Verviers dove, secondo il sito della Dernière Heure, sono stati ritrovati anche kalashnikov, prodotti per fabbricare bombe e divise da poliziotto. Tutte zone e comunità in cui è segnalata forte la presenza dei cosiddetti "foreign fighters", i combattenti Ue radicalizzati e addestrati, che tornando dalla Siria e da altre aree di crisi, sono vere e proprie bombe ad orologeria, pronte a scatenare l'inferno. Il numero di europei confluiti tra le maglie della Jihad, secondo le ultime stime fornite da Europol è tra i 3000 ed i 5000. Di questi circa 400 dal Belgio. Un numero alto, soprattutto se commisurato alle dimensioni del Paese.

Dalla Procura federale non forniscono molti dettagli sul blitz delle forze speciali, iniziato nel pomeriggio intorno alle 17,45 e conclusosi con la morte di due terroristi e l'arresto di uno di questi. Secondo le ricostruzioni dei magistrati i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini. Non appena si sono accorti della presenza degli agenti delle forze speciali che stavano per fare irruzione, hanno cominciato a sparare con armi da guerra. Armi semiautomatiche e kalashnikov. Intanto dai tetti degli edifici attorno, i tiratori scelti seguivano la situazione. La gente per strada è stata invitata ad allontanarsi velocemente.

La procura federale sottolinea che le indagini erano iniziate già da alcune settimane, e non smentisce né conferma legami della cellula con gli attentati di Parigi, ed in particolare con Amedy Coulibaly, che proprio in Belgio avrebbe acquistato le armi per l'attentato nel supermercato kosher. Nella notte nuove perquisizioni, in una grande operazione coordinata a livello di sette Paesi europei e in Yemen.(ANSAmed).

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