(ANSAmed) - ROMA, 16 GEN - E' atterrato alle 4 in punto all'aeroporto di Ciampino l'aereo che ha riportato in Italia Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane di 20 e 21 anni sequestrate nel nord della Siria alla fine di luglio.
Greta e Vanessa sono scese dal Falcon dell'Aeronautica militare alle 4,20, dopo un volo di tre ore dalla Turchia. Ad accoglierle sulla pista, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Entrambe le ragazze indossavano giubbotti scuri con il cappuccio tirato sul capo, pantaloni neri e scarpe da ginnastica bianche e rosse. Apparivano molto provate e non hanno salutato la folla di giornalisti e cameraman che le attendeva.
Sono subito entrate con il ministro nell'edificio dell'aeroporto militare, dove hanno potuto riabbracciare le loro famiglie.
Un lungo e commosso abbraccio quello di Greta e Vanessa con i rispettivi genitori, parenti ed amici giunti dalla Lombardia, avvenuto in una saletta dell'aeroporto, lontano da giornalisti, fotografi e telecamere. Per Vanessa i genitori e il fratello; per Greta, oltre ai genitori, il fratello e la sua fidanzata, anche due amiche, compagne delle scuole medie, volontarie anche loro.
Le due ragazze sono state poi condotte all'ospedale militare del Celio per un controllo medico. In giornata saranno sentite dalla Procura di Roma che ha aperto una inchiesta sul loro rapimento. E intanto scoppia la polemica sul presunto riscatto versato nelle casse dei sequestratori, con il leader della Lega Matteo Salvini che evoca il pagamento di 12 milioni di euro: "Sarebbe uno schifo!". Il governo italiano, come d'uso, nega di avere pagato un riscatto. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà oggi alle 13 alla Camera sulla vicenda.
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