Parole che tracciano una strada fino ad ora rimasta un'ipotesi, anche se più volte paventata, soprattutto mentre la minaccia dell'Isis andava facendosi sempre più concreta. E se è vero che proprio il caos siriano ha offerto terreno fertile per l'affermarsi dello Stato Islamico, anche dal punto di vista militare, il dialogo con Damasco è adesso un'opzione che non si può più escludere nell'ottica di evitare un'escalation e un salto di qualità anche nel mandato della coalizione a guida Usa, che né gli Stati Uniti né i partner possono al momento contemplare o politicamente giustificare. In sostanza quindi, se i raid su Siria ed Iraq non risultano sufficienti a fermare la furia militare del Califfato e a fiaccare la minaccia terroristica, ebbene si provi il tutto e per tutto prima di una svolta che sarebbe senza ritorno. Anche Assad. Così le parole di Kerry alle orecchie dei più critici, a chi sul non intervento in Siria ha sempre nutrito dubbi, possono adesso suonare come un'ammissione di colpa.
La Casa Bianca non si è espressa, Obama non ne ha parlato, concentrandosi sul chiedere al congresso il via libera per maggiori poteri nella lotta contro l'Isis in una mossa che è tutta politica e mira a raccogliere la maggiore unità possibile in vista di nuovi passi. Sulla Siria però le parole di Kerry sono inequivocabili: "Alla fine dobbiamo negoziare", ha ammesso il segretario di Stato parlando con la Cbs in Egitto, "e ciò per cui stiamo spingendo è portare Assad a fare proprio questo. Cosa che potrebbe richiedere di esercitare maggiori pressioni su di lui, in vari modi. E noi siamo stati chiari su questo". Adesso bisogna essere chiari con Assad: "Siamo tutti d'accordo che la soluzione non sia militare, ma può essere solo politica - ha aggiunto Kerry -. Ma per portare il regime di Assad a negoziare, dobbiamo esprimere in maniera molto chiara che c'è determinazione da parte di tutti nel perseguire la soluzione politica per poter cambiare il suo calcolo rispetto alla possibilità di negoziare. Ed è quello che adesso stiamo facendo".(ANSAmed).