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Isis: Suha Oda, non barbari, ma cervelli capaci gestire

I media occidentali hanno contribuito a crearne l'attrattiva

09 giugno, 16:11

(ANSAMED) - roma, 9 giu - "Le menti del Daesh (Isis) non sono barbari del deserto bravi soli a tagliar teste o le gole, ma sono cervelli che sanno gestire soldi, armi e media. Anche i media occidentali sono caduti nella trappola e hanno contribuito a creare attrattiva intorno a questa organizzazione". Lo ha detto Suha Abduikareem Abed Oda, giornalista e attivista per i diritti umani di Mosul, membro dell'Iraqi Women Journalist Forum nell'ambito di un'audizione in Commissione Esteri al Senato oggi, a un anno dalla presa di Mosul da parte delle truppe dell'Isis\Daesh, dedicata alla promozione dei diritti umani. "Daesh è un'organizzazione strutturata con un esercito, Istituzioni e una forza economica - ha aggiunto Suha - Daesh ha il controllo di aree petrolifere siriane e irachene, delle banche e ha liquidità che permette di acquistare armi cinesi, russe, americane. Ha una strategia complessa ed è stata brava a sfruttare i media. Ultimamente sta cambiando anche strategia. Ha trasferito le sedi delle istituzioni in località segrete in modo da essere al riparo ed evitare bombardamenti".

"Da quando è arrivata a Mosul ha violato ogni diritto umano, a cominciare dal diritto alla vita - ha sottolineato l'attivista - Da settembre almeno 30 donne sono state condannate a morte, avvocatesse o parlamentari. Una professoressa universitaria è stata decapitata di fronte ai propri figli. Sono state scoperte 8 o 9 fosse comuni vicino Mosul con cadaveri di donne, uomini e bambini. Centinaia gli uomini della polizia e dell'esercito sono stati uccisi, così come attivisti per i diritti umani. La maggior parte delle esecuzioni sono avvenute pubblicamente, in altri casi di fronte ad una telecamera per poi pubblicarle su sociale network. Speriamo davvero che l'Italia e la comunità internazionale possano sostenerci". (ANSAmed).

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