Da oggi e fino al 12 luglio Civita di Bagnoregio si trasforma in una ''Città incantata'', in un palcoscenico di eccezione, grazie alla presenza di illustratori, vignettisti satirici, artisti visivi e street artist della scena contemporanea internazionale.
Tre giorni di appuntamenti - incontri, workshop, proiezioni, anteprime, mostre ed eventi, ospitati nelle piazze, nei vicoli, nei palazzi, nelle osterie e persino nelle case del borgo laziale che nel tempo fece da cornice ai set di numerose pellicole quali La Strada di Fellini, o Pinocchio di Sironi. Tra i 50 ospiti, anche il regista siriano Jalal Maghout, con Suleima, cortometraggio di animazione presentato al Festival internazionale di Animazione di Annecy 2015 e nato dall'intervista fatta dall'autore, originario di Damasco, a una donna incarcerata dopo avere preso parte alle manifestazioni contro il governo siriano e disprezzata dalla sua stessa famiglia per essere un'attivista femminista. ''Suleima - racconta il regista è un'attivista della prima ora. Vive in una cittadina ai margini di Damasco e lavora come volontaria in un piccolo ospedale. Non è un volto noto dell'opposizione siriana ma una donna normale, che ha scelto di sacrificarsi per gli altri, un esempio per molte persone che dedicano loro stesse e lavorano in silenzio dietro le quinte''. Classe 1987 e autore di diversi corti di animazione, dal 2013 Maghout vive a Berlino dove si sta specializzando in regia. In Siria, spiega, impossibile lavorare liberamente come artista. Quello presentato a Civita di Bagnoregio, dice, ''non è un film politico, ma un lavoro biografico - frutto di una lunga intervista alla protagonista - che assume una chiara posizione contro il regime e ogni forma di estremismo da parte di qualsiasi partito''. Ecco perché, conclude, ''non è stato possibile mostrare i nomi dei protagonisti, le voci degli attori e degli autori delle musiche.
Lavorano e vivono in Siria ancora''. (ANSAmed).