"Al Fadhli, un operativo di al Qaida da molto tempo, e' stato ucciso in un attacco aereo l'8 luglio scorso, mentre era in auto nei pressi di Sarmada", vicino al confine con la Turchia, ha reso noto un portavoce del Pentagono, il capitano Jeff Davis. Il gruppo Khorasan, ha precisato, "complotta attacchi contro gli Stati Uniti e i suoi alleati". Il nome di Khorasan e' quello di una regione tra Afghanistan, Iran, Turkmenistan e Uzbekistan, che i membri del gruppo avrebbero individuato come base per un'offensiva jihadista nei confronti dell'Occidente. Secondo varie fonti la strategia del gruppo - poco noto, che opera in coordinamento con la leadership tradizionale di al Qaida e il suo braccio siriano Fronte al Nusra - non prevede la conquista e il controllo di territori, come per l'Isis, di cui e' avversario, ma piuttosto la realizzazione di spettacolari attentati antioccidentali. E per questo al Fahdli era considerato un 'target' di particolare importanza. Non a caso gli Usa avevano posto sulla sua testa una taglia da sette milioni di dollari. Kuwaitiano, 33 anni, al Fadhli era entrato nelle file di al Qaida giovanissimo, in Afghanistan, e si era subito fatto strada accanto a bin Laden, tanto da essere stato tra i pochissimi ad essere a conoscenza degli attacchi dell'11 settembre 2001 prima che venissero lanciati. Gia' in passato era stato dato per morto, ma questa volta non sembrano esserci dubbi, poiche' prima di annunciare la sua uccisione, il Pentagono ha atteso che l'identificazione del suo corpo fosse fatta in maniera attendibile, secondo quanto hanno riferito alcune fonti.
"La sua morte ridimensionerà e contrasterà le operazioni di al Qaida contro gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner", ha detto il capitano Davis. E di certo indebolira' notevolmente il Khorasan, il cui esperto di esplosivi, il jihadista francese David Drungeon noto come 'l'uomo delle bombe', e' stato gia' ucciso lo scorso novembre con un razzo sparato da un drone Predator americano. (ANSAmed).