Dal 20 ottobre scorso ad oggi, sottolinea l'Ondus, che ha sede a Londra ma conta su una vasta rete di informatori in tutta la Siria, i raid hanno provocato per l'esattezza 5.499 morti e 30.000 feriti tra i civili, mentre decine di migliaia hanno avuto le case distrutte. L'ong precisa di essere stata in grado di documentare 33.376 raid governativi su città e villaggi di 13 province del Paese, di cui 18.038 effettuati da elicotteri che hanno sganciato barili esplosivi e 15.338 compiuti da jet militari.
Uno dei più sanguinosi bombardamenti denunciati dall'Ondus è quello di domenica scorsa su Duma, cittadina a Nord-Est di Damasco controllata dai ribelli, dove un centinaio di civili sono stati uccisi in raid che hanno colpito anche un mercato.
L'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura, aveva condannato l'accaduto, affermando che "un governo che colpisce mercati affollati da civili uccidendo quasi un centinaio dei propri cittadini e' inaccettabile". Il giorno dopo il ministero degli Esteri di Damasco lo ha accusato di essere "non neutrale" e di fare affidamento su "ciò che i nemici della Siria dicono sui media". (ANSAmed).