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Siria: raid russi, Pentagono valuta protezione ribelli

Dipartimento difesa a Mosca, concentri raid su Isis

02 ottobre, 09:48

(ANSAmed) - WASHINGTON, 2 OTT - Il Pentagono sta "valutando" se gli Stati Uniti debbano usare la forza militare per proteggere i ribelli anti-Assad da essi addestrati in Siria se questi vengono bersagliati dai raid della Russia. Lo si apprende da fonti ufficiali dello stesso dipartimento della difesa, anche se finora il ministro, Ash Carter, ha rifiutato di parlarne.

Sono in corso contatti tra il Pentagono e Mosca circa i raid che la Russia ha lanciato in Siria e in una conference call i responsabili americani hanno insistito affinchè l'azione si concentri sul contrasto all'Isis e non contro l'opposizione al regime del presidente siriano Bashar al Assad. Lo fanno sapere fonti ufficiali americane.

La conversazione è stata tenuta per parte americana da Elissa Slotkin, responsabile per gli affari internazionali al Pentagono, che nella videoconferenza lunga un'ora ha esposto la posizione di Washington, facendo eco anche alle parole del segretario di Stato John Kerry, che ha affermato: "La cosa importante è che la Russia non indirizzi le sue azioni contro altri che non sia l'Isis. Questo è chiaro e lo abbiamo fatto presente in maniera chiara". Da giorni si parla della possibilità di contatti diretti tra responsabili americani e russi circa le operazioni militari in corso in Siria, con la tensione montata con il sospetto che Mosca possa colpire l'opposizione al regime del presidente siriano Bashar al Assad.

Così la rappresentante del Pentagono "ha sottolineato che le operazioni militari della Russia viste fino ad ora sollevano alcune preoccupazioni - ha detto il portavoce della Casa Bianca Jodh Earnest - in quanto la Russia sta prendendo di mira zone dove sono presenti poche se non nessuna delle forze che operano per l'Isis". (ANSAmed).

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