(ANSAmed) - ISTANBUL, 4 FEB - "Diecimila nuovi rifugiati
attendono davanti al punto di passaggio frontaliero di Kilis tra
la Turchia e la Siria". Lo ha detto il premier di Ankara, Ahmet
Davutoglu. Dallo scorso fine settimana la Turchia ha già accolto
oltre seimila nuovi profughi turcomanni e arabi, fuggiti per
l'intensificarsi dei bombardamenti russi e dell'offensiva del
regime di Bashar al Assad.
Secondo Davutoglu altre 70mila persone, rifugiate finora nei
campi a nord di Aleppo, si starebbero dirigendo verso il confine
turco. La mia mente adesso non è a Londra, ma al nostro confine,
a come collocare queste nuove persone che vengono dalla Siria",
ha detto Davutoglu, che sta partecipando alla Conferenza dei
donatori iniziata oggi nella capitale inglese. Il premier turco
ha aggiunto che "trecentomila persone che vivono ad Aleppo sono
pronte a muoversi verso la Turchia" e che per andare incontro
alle esigenze di tutti i 2,5 milioni di profughi siriani già
ospitati dalla Turchia occorrerebbero altri 20 miliardi di
dollari, oltre ai 10 miliardi che Ankara sostiene di aver già
speso.
Davutoglu ha inoltre accusato il regime di Assad di aver
causato lo stop ai negoziati Onu di Ginevra con i "continui
bombardamenti di ospedali e scuole ad Aleppo e Latakia".
Un'accusa analoga era stata lanciata nelle scorse ore nei
confronti della Russia dal presidente Recep Tayyip Erdogan.
(ANSAmed).