Davanti al giudice con l'accusa di "traffico di esseri umani" e "omicidio volontario plurimo" ci sono Muwafaka Alabash e Asem Alfrhad, per cui il procuratore Akif Tasdemir ha chiesto una condanna a 35 anni ciascuno. I due cittadini siriani sono sospettati di aver organizzato il viaggio del gommone di Aylan diretto all'isola di Kos la notte del due settembre scorso, finito in tragedia come tanti altri sulla rotta tra Turchia e Grecia. Oltre al piccolo, nel naufragio morirono anche la madre Rehan, il fratellino di cinque anni Galip e altre due persone.
Le indagini sulla vicenda proseguono perché le autorità turche sospettano la complicità di altre sei persone, tra cui quattro turchi, ancora a piede libero. (ANSAmed).