(ANSAmed) - PARIGI, 27 APR - Il sito archeologico di Palmira,
in Siria, ha subito "danni considerevoli", soprattutto agli
oggetti custoditi nel museo, ma "nonostante la distruzione di
diverse strutture emblematiche, conserva in gran parte la sua
integrità e la sua autenticità". E' il verdetto degli esperti
dell'Unesco, dopo una prima missione tecnica di valutazione
condotta tra il 24 e il 26 aprile, secondo quanto riporta una
nota. L'agenzia Onu "si impegna a lavorare con l'insieme dei
partner per adottare le misure di salvaguardia d'urgenza".
Più in dettaglio, gli esperti hanno confermato la distruzione
dell'arco di trionfo e del tempio di Baal, di cui restano solo
"le rovine polverizzate". Non hanno invece potuto verificare i
danni subiti dal tempio di Bel e dalla cittadella mamelucca che
sovrasta la città, entrambi ancora inagibili per il protrarsi
dei lavori di sminamento.
Nel museo, gli esperti hanno riscontrato i forti danni subiti
da molti reperti, soprattutto "statue di grandi dimensioni,
sarcofagi e sculture che non si erano potute mettere al riparo",
e che sono state "sfigurate, martoriate e decapitate". Molti dei
frammenti giacciono ancora sul pavimento, ma i primi passi della
selezione e documentazione, in vista di un restauro, sono già
cominciati.
"Palmira costituisce uno dei pilastri dell'identità siriana -
commenta nella nota la direttrice dell'Unesco, Irina Bokova - e
una fonte di dignità per tutti i siriani. L'Unesco è determinata
ad assicurare la salvaguardia di questo e degli altri siti, con
tutti i suoi partner, nel quadro più ampio delle operazioni
umanitarie e della costruzione della pace". (ANSAmed)