"L'unico modo per rilanciare la tregua in Siria è che la Russia sia seria", ha detto il segretario di stato Usa, John Kerry, annunciando un nuovo incontro tra Usa e Russia nelle prossime ore.
Sono intanto ripresi intensi, prima dell'alba, i bombardamenti governativi e russi su Aleppo orientale, la parte della città controllata dagli insorti e assediata dalle forze lealiste. Secondo giornalisti sul terreno, sono stati pesantemente bombardati i quartieri di Qaterji, Maysar, Karm Tahhan. Le fonti precisano che l'area del campo profughi palestinese di Handarat, vicino al fronte tra governativi e insorti, è stato bombardato con bombe a grappolo, particolarmente letali per i civili.
Almeno 40 jihadisti dell'Isis sono rimasti uccisi in raid aerei e bombardamenti d'artiglieria condotti ieri sera dall'esercito turco sul nord della Siria, poco dopo il lancio da quelle stesse zone di 2 razzi, che hanno ferito 8 persone nella provincia frontaliera turca di Kilis. Lo fa sapere una nota delle Forze armate di Ankara. Nei raid sono stati distrutti anche edifici e postazioni armate in uso al Califfato.
Intanto l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), riferisce che più di seimila persone, in larghissima parte miliziani dell'Isis, sono state uccise in due anni di raid della Coalizione guidata dagli Usa in Siria.
Dei 6.213 uccisi si contano 5.357 miliziani jihadisti uccisi e 611 civili. Di questi, 163 sono minori e 90 sono donne. (ANSAmed