Il governo siriano respinge invece la possibilità di una partecipazione del Qatar e dell'Arabia Saudita ai colloqui - ha dichiarato il vice ministro degli esteri Faysal Meqdad alla tv Al Mayadeen - in quanto accusati di sostenere i gruppi anti-Assad, considerati terroristi da quel governo. Intanto la visita del premier siriano Imad Mohammad Deeb Khamis a Teheran ha destato l'attenzione dei media panarabi, che riferiscono come Iran e Siria abbiano firmato nelle ultime ore cinque accordi economico-commerciali. Accordi che consentirebbero alla Repubblica islamica, si segnala, di ampliare l'influenza politica, culturale ed economica sulle regioni siriane controllate dal governo di Damasco e difese anche da militari iraniani e miliziani libanesi, iracheni e afgani sostenuti dall'Iran.
Come riferisce l'agenzia ufficiale Sana, Khamis ha concluso ieri cinque accordi nel settore energetico, agricolo e della telefonia cellulare. Secondo il sito economico The Syria Report, l'Iran si è assicurato il controllo, tra l'altro, delle principali riserve di fosfati nella Siria centrale. Inoltre una delle compagnie di telefoni cellulari iraniane, la Mci o Hamrahe Aval, gestirà in Siria una nuova azienda di telefonia cellulare.
Secondo The Syria Report la Mci fa parte di un consorzio di fatto controllato dai Pasdaran iraniani - che d'altra parte controllano una vasta parte dell'economia iraniana. (ANSAmed).