Fra l'altro, l'Unicef segnala che dall'inizio di quest'anno, almeno 20 bambini sono stati uccisi in attacchi e molti di più feriti; circa 2 milioni di bambini sono ampiamente tagliati fuori dall'assistenza umanitaria urgentemente necessaria. E chiede provocatoriamente: e se fossero tuoi bambini? "Questi dati - continua Capelaere - rappresentano un terribile indicatore secondo cui l'annunciata cessazione delle ostilità, nello scorso dicembre, deve ancora tradursi in reale protezione e nell'assistenza umanitaria per tutti i bambini in Siria. Il costo, non commensurabile, delle vite e delle sofferenze dovrebbe essere motivo di vergogna per il mondo e spingerlo ad intraprendere azioni immediate per trovare soluzioni, a livello politico, alla guerra. Ricordiamo a tutte le parti in conflitto i loro obblighi secondo il diritto internazionale umanitario a proteggere i bambini in ogni momento, ovunque essi siano e non importa sotto quale controllo essi vivano".
"In tutto il paese - prosegue ancora - i bambini continuano a soffrire per le costanti e diffuse violenze e per la mancanza delle necessità di base necessarie per salvare e supportare le loro vite. Gli assedi devono finire. La rimozione di aiuti salva vita dai convogli è inaccettabile, così come l'utilizzo dell' acqua come arma di guerra. Tutte le parti in conflitto e tutti coloro che possono avere un'influenza devono agire secondo un estremo senso di urgenza per mettere, finalmente, a tacere le armi. Gli oltre 10 milioni di bambini siriani che subiscono direttamente e quotidianamente le conseguenze di questo feroce conflitto vogliono solamente una cosa: che arrivi la pace e che possano riavere indietro la propria infanzia".(ANSAmed).