Il problema, sottolinea l'Oms, riguarda l'intero territorio nazionale e, nonostante il teorico cessate il fuoco, restano zone inaccessibili agli operatori sanitari.
"I bisogni sostanziali di salute in Siria continuano ad essere non soddisfatti - afferma Peter Salama, che dirige i programmi di emergenza dell'Oms - e le risorse per supportare le strutture e gli operatori sono ormai al limite.
Nel triste anniversario dell'inizio della guerra e prima che ulteriori vite siano perse l'Oms chiede un sistematico e incondizionato accesso a tutte le aree per poter consegnare farmaci salvavita, vaccini e strumentazione medica". (ANSAmed).