(di Anna Lisa Antonucci) - ROMA - "Oltre 400 mila morti siriani, tra cui tantissimi bambini, un milione di feriti, quasi 5 milioni di rifugiati, ci ricordano che questa crudele guerra e' durata troppo e va fermata". Lo dice all'ANSA l'inviato speciale Onu per la Siria Staffan de Mistura a sei anni dall'inizio del conflitto, "uno dei piu' crudeli e lunghi dalla seconda guerra mondiale", sottolinea.
Ma per arrivare a chiudere questa guerra, secondo de Mistura "ci sono due grandi ostacoli e un grande pericolo da affrontare". "In ambedue i campi purtroppo ci sono ancora coloro - spiega - che credono che il conflitto possa portare a una vittoria militare. Gli attentati di oggi a Damasco e i bombardamenti aerei degli ultimi giorni rappresentano due facce di questa crudele visione". Inoltre, prosegue de Mistura "la tregua patrocinata da Russia e Turchia e' fragile ma e' una tregua che ha ridotto la violenza e va ad ogni costo sostenuta".
"Il pericolo, invece - aggiunge - è che il conflitto siriano e i siriani vengano dimenticati perché la comunita' internazionale e l' opinione pubblica rischia di perdere la speranza in una soluzione politica e negoziale".
Ma tra tante ombre, secondo l'inviato speciale Onu, ci sono anche delle luci: "il Consiglio di Sicurezza ONU ha finalmente lanciato la settimana scorsa un chiaro sostegno a un piano presentato da me basato su una nuova inclusiva governance , nuova costituzione, e elezioni sotto egida ONU. Inoltre gli aiuti umanitari, anche se limitati, hanno evitato fame ed epidemie nel Paese".
E perché non diminuisca l'attenzione su questo dramma, conclude de Mistura "dobbiamo ricordare le parole del Santo Padre che ci ha chiesto di fare di tutto per essere vicini ai civili siriani". (ANSAmed).