Infine, il Salone del Libro verrà presentato per la prima volta al pubblico un antico messale appartenente alla Chiesa siriaca-cattolica, individuato lo scorso anno nella città cristiana di Qaraqosh, nella Piana di Ninive (Kurdistan iracheno) da due giornalisti, Laura Aprati e Marco Bova, e successivamente consegnato dall'Arcivescovo di Mosul, Monsignor Yohanna Butros Mouché, ai volontari della Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (Focsiv).
Il volume, giunto in Italia grazie all'impegno diretto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, è oggi conservato all'Istituto Centrale per il Restauro e della Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario per essere restaurato e al termine del restauro tornerà al legittimo proprietario, l'arcivescovo di Mosul. Risalente probabilmente al XVI secolo, il messale è scritto in aramaico con un carattere siriaco in nero e rosso, a sottolineare le interruzioni, il cambio di lettura o di lettore.
A Torino, i visitatori potranno vedere il manoscritto all'interno di una teca e, grazie ad appositi occhiali e con l'ausilio della realtà virtuale, potranno vedere da quale contesto proviene e quali distruzioni abbiano subite le strutture che lo accoglievano da secoli. L'iniziativa nata grazie alle tecnologie di Realtà Virtuale sviluppate con il Progetto PRODIGE e dalla collaborazione fra SiTI (Istituto superiore sui Sistemi territoriali per l'Innovazione) e Focsiv - Volontari nel mondo, consente di tenere accessi i riflettori sulle distruzioni di interi territori e l'annientamento culturale in atto in tutto il Medio Oriente. (ANSAmed).