Il ministro ha aggiunto che sui confini di Israele la situazione e' ''fragile'' e può alterarsi ''in qualsiasi momento, dall'oggi al domani''. Mentre un tempo l'intelligence poteva stabilire le probabilità di un conflitto con i vicini, nel nuovo Medio Oriente ciò non è più possibile.
Nel nord di Israele, in caso di un conflitto, ''si avrà un fronte unico che includerà Libano e Siria assieme''. Ma Israele, ha aggiunto, deve tenersi pronto a combattere contemporaneamente su due fronti, ossia anche con Gaza.
''Mi auguro - ha concluso - che i nostri vicini calcolino bene ogni loro passo verso Israele, affinché non siamo costretti a far sentire loro tutta la potenza e tutte le capacita' delle nostre forze armate''. (ANSAmed).