AMMAN - Una ong giordana ha inventato una nuova applicazione per la raccolta di dati riguardante i rifugiati siriani per controllare e migliorare la qualità dei servizi, senza l'ausilio di Internet.
L'applicazione, chiamata KoboToolbox, è stata introdotta dall'organizzazione Arab Renaissance for Democracy and Development (Ardd) ed è stata finora impiegata soprattutto per raccogliere dati ad Amman e Zarqa sulla situazione dei rifugiati più vulnerabili e sulle comunità locali ospitanti. In questo modo i volontari hanno potuto realizzare una mappa sui bisogni più pressanti di queste popolazioni, chiedendo l'intervento degli esperti legali della Ardd e altre organizzazioni competenti.
Secondo il governo giordano sono 1,3 milioni i rifugiati siriani che vivono nel Regno hashemita. Di questi, solo la metà sono regolarmente registrati presso l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr). Recentemente le autorità hanno avviato un'iniziativa per cercare di legalizzare lo status di decine di migliaia di richiedenti asilo per documentare la loro presenza per ragioni di sicurezza e per cercare di ottenere più aiuti dalla comunità internazionale.