NEW YORK - Gli ispettori dell'Opac non sono ancora entrati a Duma, il sobborgo a est di Damasco colpito da un presunto attacco con i gas chimici lo scorso 7 aprile. Lo ha reso noto l'ambasciatore siriano alle Nazioni Unite, Bashar Jaafari, precisando che quello di ieri è stato un sopralluogo di un team dell'Onu per la sicurezza, che deve stabilire se le condizioni siano adeguate per poter fare entrare la squadra dell'Opac. Ieri la tv di Stato siriana aveva annunciato l'ingresso degli ispettori Opac nella cittadina.
Jaafari ha detto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la notte scorsa che il team dell'Onu è arrivato a Duma alle tre di pomeriggio. Se il team deciderà che "la situazione è sicura", la missione dell'Opac comincerà il suo lavoro a Duma oggi.
L'ambasciatore ha quindi affermato che il governo siriano "ha fatto tutto il possibile per facilitare il lavoro di questa missione", e tocca ora al team dell'Onu per la sicurezza e all'Opac dare luce verde affinché gli ispettori possano entrare a Duma. Nel frattempo, ha aggiunto la missione dell'Opac è stata al lavoro a Damasco, ascoltando tra l'altro le dichiarazioni di alcuni testimoni riguardo al presunto incidente, in cui, secondo fonti mediche locali, sono morte almeno 42 persone. I media governativi siriani ribadiscono frattanto stamani che la squadra di esperti Opac ha ieri compiuto il primo atteso sopralluogo a Duma, dopo giorni di attesa delle autorizzazioni necessarie. Le autorità siriane hanno finora impedito ai giornalisti di avvicinare gli inquirenti Opac e di contattarli a Damasco, dove si trovano da venerdì scorso. E nessuna fotografia o video sono stati diffusi della loro presunta visita a Duma.