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Siria: Ong, raid governo su Yarmuk, 36 civili uccisi

Tra cui otto minori e sei donne

27 aprile, 17:05

(ANSAmed) - BEIRUT, 27 APR - Raid aerei e di artiglieria governativi su un quartiere alla periferia sud di Damasco in mano all'Isis hanno ucciso 36 civili, tra cui otto minori e sei donne. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), secondo cui le vittime sono cadute nel campo profughi di Yarmuk, dal 2015 in mano a miliziani dello 'Stato islamico' e teatro da 10 giorni dell'offensiva governativa.

Le notizie non sono verificabili in maniera indipendente sul terreno.

Da parte loro, i media governativi hanno detto che razzi lanciati dai miliziani dell'Isis sul quartiere di Qadam, nelle vicinanze di Yarmuk, hanno ucciso due bambini e ne hanno feriti altri otto. L'agenzia Sana afferma che le forze governative hanno continuato oggi ad avanzare all'interno del quartiere di Hajar al Aswad, anch'esso occupato per anni dall'Isis, accanto al campo di Yarmuk. Secondo l'Ondus, nei combattimenti e nei bombardamenti in corso da nove giorni sono rimasti uccisi almeno 74 soldati dell'esercito di Damasco e 59 miliziani dello Stato islamico. La battaglia è scoppiata quando è fallito un tentativo di accordo tra le due parti che doveva portare all'evacuazione dei jihadisti verso aree del Paese ancora sotto il controllo dell'Isis.

Quello che è chiamato il 'campo' di Yarmuk è in realtà un vasto quartiere ormai in gran parte distrutto a sud di Damasco dove un tempo vivevano circa 160.000 persone, non solo palestinesi ma anche siriani. Pierre Krahenbuhl, commissario generale dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per l'assistenza ai profughi palestinesi, ha affermato che "Yarmuk e i suoi abitanti hanno patito sofferenze indescrivibili negli anni del conflitto" e ha espresso preoccupazione "per la sorte di migliaia di civili, compresi i rifugiati palestinesi, dopo oltre una settimana di violenze crescenti". I combattimenti degli ultimi giorni, ha aggiunto Krahenbuhl, hanno costretto 5.000 civili, di cui 3.500 palestinesi, a lasciare Yarmuk per raggiungere il vicino quartiere di Yalda, dove sono ridotti a dormire nelle strade in rifugi di fortuna.

Mentre un numero sconosciuto di persone rimane bloccato nella stessa Yarmuk. (ANSAmed).

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