(ANSAmed) - BEIRUT, 21 MAG - Dopo circa sette anni di
insurrezione anti-regime, le autorità siriane riprendono il
controllo dell'ultima sacca di resistenza vicino a Damasco e
dichiarano "zona sicura" l'intera area della capitale.
Parallelamente, nell'est del Paese, in un'area controllata da
forze curdo-siriane sostenute dalla Coalizione anti-Isis a guida
Usa, la "guerra al terrorismo" prosegue. E i miliziani curdi
continuano ad avanzare nella parte orientale dell'Eufrate vicino
al confine con l'Iraq, dove le truppe di Baghdad - vicine
all'Iran - si coordinano con quelle curde vicine agli Stati
Uniti.
La sconfitta dell'insurrezione nella zona di Damasco è
descritto da più parti come un evento dalla portata politica e
simbolica molto importante, in un contesto in cui il governo
siriano col sostegno determinante di Russia e Iran, si è già
assicurato la vittoria militare in quasi tutta la Siria
occidentale.
In un comunicato letto in tv da un rappresentante dello
Stato maggiore delle forze armate siriane, il governo ha
annunciato oggi la "liberazione" di Hajar al Aswad e di Yarmuk,
gli ultimi due territori della periferia sud di Damasco dove
erano asserragliati miliziani affiliati allo 'Stato islamico'.
Questi si sono arresi tra ieri e oggi. E a centinaia sono stati
trasferiti, in accordo con le autorità governative nella Siria
centrale, in zone dove lo 'Stato islamico' è sì stato sconfitto
militarmente, ma rimane comunque forte a livello locale sul
piano politico e culturale. (ANSAmed).