(ANSAmed) - ROMA, 5 OTT - Garantire non aiuti umanitari ma
formativi ad un gruppo di giovani con condizioni di reddito e di
merito particolari di un'area cruciale del Medio Oriente
offrendo loro una opportunità unica di futuro: una laurea come
"passaporto per la libertà". È questo l'obiettivo del Progetto
Mediterraneo, l'iniziativa di diritto allo studio e inclusione
sociale rivolta a 17 ragazze e ragazzi, 10 giordani e 7 siriani
e palestinesi, questi ultimi sotto protezione internazionale,
che la LUISS ha avviato dallo scorso marzo in collaborazione con
la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale.
Un evento che ruota attorno ad una domanda: quanto la
formazione dei nostri giovani può essere centrale nello sviluppo
di una nuova generazione di leader cross-border, capace di
pensare una nuova integrazione, che partendo dai ponti della
conoscenza, guarda alle due sponde del Mediterraneo come
occasioni di crescita per dare un volto diverso
all'immigrazione?
Di questo e di molto altro si parlerà a Ferrara durante il
Festival dI Internazionale con un dibattito aperto al pubblico,
sabato 6 ottobre alle ore 11.30, nello stand LUISS in Piazza
Trento e Trieste, al quale prenderanno parte Marc Lazar,
politologo e Presidente della LUISS School of Government e Luigi
Serra, Vice Presidente Esecutivo dell'Ateneo.
"Investire direttamente sul futuro di questi ragazzi in
Giordania e nel Mediterraneo vuol dire investire sul futuro
dell'Italia" ha sottolineato Serra in occasione del lancio del
programma ufficiale del Festival di Internazionale. "Parlare di
immigrazione, inclusione sociale e futuro, qui a Ferrara, è una
grande opportunità per riflettere su dove bisogna investire per
lavorare su una integrazione che deve partire dalla formazione e
dai nostri giovani". (ANSAmed).