"Continueremo a rispondere a qualsiasi attacco aereo o terrestre e nessuno potrà criticarci per questo", ha proseguito Erdogan, spiegando di aver espresso le sue preoccupazioni ieri sera in una telefonata con Vladimir Putin, sostenitore di Bashar al Assad. Con il presidente russo, ha aggiunto, tornerà a incontrarsi dopo un confronto tra le rispettive delegazioni per cercare una soluzione su Idlib. "Gli accordi sulla Siria non vengono rispettati. Il cessate il fuoco non può essere unilaterale. L'attacco contro i nostri soldati - ha detto ancora il leader turco - è stato un passaggio importante per la Turchia in Siria".
La Turchia sostiene i terroristi in Siria, questa la tesi del Ministero della difesa siriano secondo fonti citate dai media governativi di Damasco. Il riferimento è ai miliziani che combattono nella regione nord-occidentale di Idlib contro le forze lealiste e che sono sostenute direttamente o indirettamente da Ankara.
Le autorità siriane risponderanno a ogni attacco proveniente dalle forze turche contro l'esercito governativo di Damasco nella regione di Idlib, ha avvertito una fonte del ministero della difesa. "L'esercito (governativo) svolge il suo compito patriottico di difendere il territorio e sconfiggere le organizzazioni terroristiche armate che hanno attaccato e continuano ad attaccare la popolazione civile nella zona".
(ANSAmed).