Il 57 per cento degli intervistati e' infatti dell'opinione che, nonostante gli sforzi del governo, alla fine la Slovenia dovra' rivolgersi alla troika per aiuti finanziari. Il primo ministro, Alenka Bratusek, insiste invece che la Slovenia non diventera' il sesto Paese dell'euro-zona a dover chiedere aiuti, ma che serve solo piu' tempo per mettere in atto tutta una serie di riforme e misure anti-crisi. Piazzando sui mercati internazionali la settimana scorsa obbligazioni per 2,7 miliardi di euro, Lubiana ha per ora evitato ''lo scenario cipriota''.
Il sondaggio indica anche che due terzi degli sloveni credono che il governo ''stia indugiando troppo'' con l'annuncio di una serie di misure anti-crisi impopolari. Contro l'aumento dell'Iva si esprime il 68 per cento degli intervistati, mentre contro un taglio ai salari nel settore pubblico e' il 35 per cento.
(ANSAmed).