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Slovenia: trionfa partito anti-corruzione, svolta a sinistra

Ma per partito destra Sds risultato parlamentari è illegittimo

14 luglio, 14:35

(ANSAmed) – LUBIANA, 14 LUG - Il partito anticorruzione di Miro Cerar (Smc), il giurista che in meno di un mese è salito alla ribalta della politica slovena, è il grande trionfatore delle legislative anticipate svoltesi ieri nel paese balcanico.

Cerar ha riscosso il 34,61% dei voti (36 seggi su 90), un record assoluto nei 24 anni di storia parlamentare in Slovenia.

Record negativo invece per l'afflusso dei votanti, solo il 50,9% degli aventi diritto.

Contestati tuttavia i risultati del voto dal Partito democratico sloveno (Sds) di centro destra, calato del 26% dei consensi rispetto al 2011 e attestatosi al secondo posto con il 20,7%. Il vicesegretario dell'Sds, Zvonko Cernac, ha dichiarato oggi che le elezioni politiche non si sono svolte correttamente e che sono perciò illegittime. La reclusione del leader dell'Sds Jansa, per una condanna a due anni che il partito ritiene politica, secondo Cernac ha modificato i risultati delle elezioni: il governo, che sarà formato nelle prossime settimane, non avrà dunque a suo avviso alcuna legittimità e non sarà riconosciuto dall'Sds.

Il partito vincente di Cerar, fondato pochi mesi fa con un programma anti-corruzione, ha probabilmente fatto il pieno dei voti di sinistra, rimasti vaganti dopo la scissione interna a Slovenia positiva, partito principale del governo uscente e rimasto clamorosamente fuori dal parlamento. Smc non ha voluto finora dichiararsi né come partito di sinistra, né di destra: dai punti programmatici, tra cui spunta soprattutto un ripensamento sulle politiche di privatizzazione delle quote statali, è possibile però classificarlo più di centro-sinistra. Gli exit poll consegnano dunque la Slovenia per i prossimi quattro anni in mano alla sinistra. Oltre all'affermazione del partito dei pensionati Desus (10,21% e 10 seggi), guidato dal ministro degli Esteri uscente, Karl Erjavec, da registrare anche il risultato della Sinistra unita, partito vicino alle posizioni di Alexis Tsipras, con il 5,97% e 6 deputati. Siederanno nel parlamento i Socialdemocratici (5,95% e 6 deputati) e l'Alleanza per Alenka Bratusek (ZaAB), col 4,34% e 4 deputati. Il governo che si andrà a formare sarà con ogni probabilità di centro-sinistra. Il candidato premier in pectore ha già dichiarato di non voler cercare alleanze a destra con l'Sds, che da parte sua, oltre a contestare la vittoria di Cerar, ha annunciato di non volere incarichi istituzionali e di voler selezionare le sedute parlamentari a cui partecipare. (ANSAmed).

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